Gelato di ricotta e coni di ferratella
Io non so se accada anche a voi, perdere pezzi di memoria e poi d’un tratto, dopo anni, proprio mentre non li stavi cercando, riafferrarli grazie a un gesto o un sapore, un ritornello, una foto.
Io non so se accada anche a voi, perdere pezzi di memoria e poi d’un tratto, dopo anni, proprio mentre non li stavi cercando, riafferrarli grazie a un gesto o un sapore, un ritornello, una foto.
Non ricordavo più quanto fosse bello preparare una ricetta che in passato, quando la mangiavo a casa dei miei, detestavo. Non apprezzavo le patate alla marinara perchè ero convinta che mancasse loro qualcosa… finchè anni dopo per caso ho scoperto quale ingrediente si fosse perso nel tempo in un passaparola antico che di cucina in cucina era arrivata a casa nostra.
Quando arriva “il tempo dei picnic” io non resisto, sono sempre pronta con la mia tovaglia e una piccola valigia piena di piatti, posate, tovaglioli e bicchieri, un tavolo pieghevole in macchina e una buona compagnia ad aspettarmi.
Del bianco abbagliante del naspro che copre questi dolci ho ancora un’immagine vivida nonostante sia un ricordo di 30 anni fa. Avevo solo 8 anni e il compito di montare a mano lo zucchero, gli albumi e qualche goccia di succo di limone era già mio. Le braccia così piccole facevano fatica, per arrivare al tavolo mi mettevo in ginocchio sulla sedia, ma durava poco, così a volte abbracciavo la scodella e camminavo in cucina.
Ci sono luoghi che al tuo passaggio sono in grado di regalarti una duplice esperienza, una dimensione intima e introspettiva fatta di silenzi e riflessioni, ed una più mondana e conviviale, fatta di eventi e di persone che si incontrano. Questo è stato per me il Castello di Semivicoli nella sua serata di riapertura la scorsa domenica 8 marzo, dove sono stata ospite con Taste Abruzzo.
Il mio secondo post per Taste Abruzzo mi ha spinto a preparare un cibo che non è mai approdato su questo blog, la carne. L’ho fatto perché volevo mettermi alla prova e soprattutto perché tengo a questa deliziosa ricetta abruzzese come ai miei ricordi legati alla Pasqua trascorsa per molti anni a casa dei miei genitori.
Il 3 febbraio si celebra San Biagio protettore della gola e qui, in Abruzzo, sono molti i paesi che invocano la sua benedizione attraverso la preparazione e il consumo collettivo di pani e dolci tipici. Questo cibo rituale assume forme e consistenze molto diverse da provincia a provincia.