Seguirono più di 20 di giorni così, fatti di corse e docce col tubo in giardino tra scoiattoli e tartarughe, gite in barca, visite, città , paesi, boschi, lunghi viaggi in auto, ristoranti di ogni genere, grandi centri commerciali e piccoli negozi, zoo, amici, cibo sconosciuto.
Tutto aveva una dimensione immensa, più grande e colorata di quello che gli occhi di un bambino potessero contenere e controllare.
Al nostro rientro per giorni interi e poi per anni sfogliammo le centinaia di foto scattate in quella vacanza, si iniziava sempre da quelle nuvole rosa riprese dall’aereo e non si riusciva mai a terminare, perché ogni immagine ci trascinava in un racconto dove vinceva chi ricordava più dettagli.
Persino quando molti mesi più tardi arrivò nostro fratello, io sfilai da quell’album una foto di mia madre come prova e gridai: “Guarda, c’eri anche tu in America!”
I miei ricordi si sono consolidati grazie a quelle fotografie, per questo motivo credo che le parole del vicepresidente di Google, Vinton Cerf,(tradotto qui), riescano a descrivere perfettamente quanto sia importante oggi diventare consapevoli del concetto di “preservazione del digitale” per permettere alla nostra memoria di conservarsi a lungo.
Pancakes al latticello
2 cucchiai di zucchero
un pizzico di sale
1/2 cucchiaino di lievito per dolci vanigliato
1/4 di cucchiaino di bicarbonato di sodio
250 g di latticello(*)
In un’altra ciotola amalgamate insieme il latticello, l’uovo e il burro fuso. Versate questo composto liquido su quello con la farina e non mescolate tanto, non importa se ci saranno grumi, sarà salva la leggerezza dei pancakes.
Scaldate poco burro in una piccolo pentolino antiaderente e quando sarà ben caldo, versate mezzo mestolo di pastella. Quando al centro si saranno formate delle grandi bolle, giratelo e lasciate cuocere ancora dall’altro lato finché diventerà di un bel colore dorato. Servite i pancakes bagnandoli con lo sciroppo d’acero e una spolverata di zucchero a velo e consumateli immediatamente.
(*) Il Latticello: si ottiene preparando il burro in casa. Si può sostituire preparandolo mezz’ora prima di usarlo e mescolando insieme tre parti di yogurt magro (in questo caso 180 g) con una di latte (70 ml) e aggiungendo un cucchiaio raso di succo di limone.
No ma che meraviglia!
Mi hai teletrasportato in America, tra scoiattoli, caramelle colorate e ricordi di vita vissuta davvero!
Grazie! 🙂
Grazie a te, mi piace condividere ricordi che so bene appartengano a molti di noi!